Tappa 12
Max elevation: 799 m
Min elevation: 189 m
DESCRIZIONE TAPPA
La tappa ha inizio dal Valico Eremiti, seguendo il sentiero posto a sinistra della Cappelletta (CAI 401) e percorre parte della salita classica al Monte Tobbio (1.092 m) fino al Passo della Dagliola.
Perfettamente riconoscibile anche da grande distanza, la piramide del Monte Tobbio, sormontata dalla chiesetta dedicata a Maria Santissima di Caravaggio, domina la pianura alessandrina e cattura lo
Con la tappa n. 12 continua l’esplorazione del Parco Naturale e del Sito di Importanza Comunitaria IT 1180026 Capanne di Marcarolo, in un’area dove natura, storia e attività umane hanno creato intrecci davvero interessanti e degni di approfondimento. L’itinerario si svolge su strade sterrate e asfaltate ed è percorribile a piedi, a cavallo, in mountain bike e, compatibilmente con la copertura nevosa, con le racchette da neve.
Si tratta di una tappa piuttosto lunga, che può essere ridotta compiendo una deviazione sugli abitati di Casaleggio Boiro o di Lerma. E’ importante fare rifornimento di acqua potabile alla partenza, perché non sono presenti punti di approvvigionamento lungo il percorso.
La tappa ha inizio nella località I Fòi di Capanne di Marcarolo, che offre un punto sosta con bar e ristorante e prosegue seguendo la carrozzabile sterrata “della Cirimilla” in direzione Lerma (sentiero CAI 414), percorrendo per un buon tratto il crinale che separa la valle del torrente Piota da quella del torrente Gorzente.
Superata la deviazione a destra che conduce all’Ecomuseo di C.na Moglioni si cammina tra prati e bosco fino al punto la strada sterrata si divide: circa metà del cammino è possibile ammirare proprio sul bordo strada un esemplare di Quercus crenata Lam., le cui foglie si mantengono verdi anche durante l’inverno e cadono in primavera, prima del comparire delle nuove.
Raggiunto il bivio si svolta a sinistra seguendo le indicazioni CAI 414 e in pochi minuti si perviene a un secondo bivio, in corrispondenza del quale si svolta a destra (CAI 415) e si raggiunge la Cascina Cornaglietta, situata in una splendida conca prativa. Ignorando la deviazione a sinistra, la strada sterrata si inoltra prima in un castagneto e raggiunge in seguito un ambiente più aperto, caratterizzato da conifere prostrate e arbusti di ginestra. Superata la stradina che, sulla destra, conduce alla Cascina Lombardo, un ripido tornante porta sul pianoro ove, nascosti nel bosco, sorgono i ruderi della Cascina Magge (647 m). Qui si abbandona la strada carrozzabile e si imbocca la pista forestale che conduce ai Laghi della Lavagnina, sempre seguendo il segnavia CAI 415. Alternando tratti in discesa con altri in falsopiano, si scende lungo il versante sinistro idrografico del vallone del Rio Moncalero e si raggiungono prima i ruderi della Cascina Ferriere Superiore (573 m) e poi la Cascina Ferriere di Mezzo (560 m). Il toponimo “Ferriere” ricorda che si tratta di un’area interessata, in passato, da un’intensa attività di estrazione di oro e di materiali ferrosi.
E’ possibile visitare le miniere prenotando una visita guidata ai seguenti recapiti: tel. 011 4320291 – email info@areeprotetteappenninopiemontese.it
In corrispondenza diga del Lago inferiore della Lavagnina (m 337) una passerella permette di raggiungere la sponda opposta del lago e la piazzola posta circa 150 metri prima della Casa del Custode. Svoltando a sinistra e lasciando quindi la casa alle spalle, si cammina lungo la strada a fondo naturale che costeggia la gola scavata dal torrente Gorzente, nella quale è visibile l’imponente sistema di tubi che trasporta l’acqua utilizzata per la produzione di energia idroelettrica.
Dopo circa 1 km si raggiunge la strada asfaltata in località Cravaria. Chi desidera concludere la tappa presso le strutture ricettive di Casaleggio Boiro dovrà percorrere la strada asfaltata per 3 Km fino al centro abitato.
Chi invece vuole proseguire per Belforte Monferrato deve imboccare, dopo poco più di 1 km di asfalto, la strada sterrata che si stacca sulla sinistra e consente di tornare sulle sponde del torrente Gorzente in loc. Mulino di Casaleggio.
Il Mulino, oggi ristrutturato e trasformato in abitazione, è visibile sulla destra e sempre sulla destra è situato l’omonimo laghetto, sormontato da una parete di roccia.
Il cammino prosegue oltrepassando il ponte sul Gorzente: lungo un facile percorso in bosco, si arriva prima alla loc. Piani e poi alla strada asfaltata in località Cirimilla (250 m), caratterizzata dalla presenza di alcune abitazioni. Raggiunto l’asfalto è possibile interrompere la tappa nel borgo di Lerma, che dista circa 4 km ed è situato a 293 m di altitudine, su un colle che domina la valle del torrente Piota.
Per continuare il cammino si svolta a sinistra e si prosegue lungo l’asfalto in direzione del “Villaggio Primavera”, un nucleo abitato che si raggiunge attraversando il ponte sul torrente Piota.
In corrispondenza del Villaggio Primavera l’asfalto termina e l’itinerario sale lungo una strada interpoderale che si inoltra in un bosco misto di rovere, faggio e castagno.
Si costeggiano alcune abitazioni e, sulla sinistra, l’area archeologica di Bano, fino a raggiungere un bivio: seguendo le indicazioni della palina indicatrice si svolta a destra è in pochi minuti si arriva alla località Magnoni di Tagliolo Monferrato, segnalata da due bacheche informative.
Si abbandona il tracciato a fondo naturale e si svolta a destra: la discesa in direzione di Belforte Monferrato avviene infatti lungo la Strada della Colma, che offre scorci panoramici sui paesi a valle e che va percorsa per circa due chilometri, fino a incontrare, sulla sinistra, la deviazione che conduce prima ad alcune cascine e infine all’abitato di Belforte Monferrato (297 m).
A seconda della struttura ricettiva scelta, la tappa può proseguire fino ad Ovada, che dista circa 3 km dall’abitato di Belforte
Foto
Galleria fotografica della TAPPA 12 Capanne di Marcarolo – Belforte Monferrato – Cammino Piemonte SUD
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